La Stirpe di Draghi

La Stirpe di Draghi

Scozia, anno 822 d.C., primo agosto, la brughiera, nebbiosa, umida, impervia. 

Due fratelli Erik e Alf, un’unica discendenza che si intreccia tra sangue e speranze e percorre strade parallele ma divergenti, una a Boston, oltreoceano, l’altra in Scozia e Normandia.

Uomini rudi, discendenti anche selvaggi ma sorretti dall’intima convinzione della prevalenza indiscussa della propria genia. 

Donne belle, condottiere audaci che nei secoli partoriscono uomini d’affari, potenti padroni della loro terra. 

Un romanzo ricco di riferimenti storici, accuratamente seguito nelle descrizioni dei costumi e degli usi di secoli lontani, barbari prima, di speranza e opportunità dopo. 

E di opportunità di tratta, l’opportunità di vincere attraverso il viaggio, lo spostamento, la colonizzazione combattuta con le armi e poi con le armi dell’ingegno e della mente. 

Storie di amori e lotta con le Banche, con la vita, per secoli, con l’unica vera convinzione dell’appartenenza ad una stirpe, e in Sicilia, nell’ultima sezione del romanzo, la genia si riunisce al compimento del dodicesimo secolo, rimembrato il passato, festeggiando la vita. 

L’autore Giuseppe Giaconia di Migaido è anche autore dei romanzi “Utopia Mediterranea”“Vita di un Gattopardo” e “Dossier Atlantic”.